The universal reviewer/le critique universel/il recensore universale This is a blog, this is your blog/questo è un blog, questo è il tuo blog
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Aggressione psicologica alla vittima dello stupro di Salerno
Gli amici e i conoscenti, soprattutto maschi, dei cinque arrestati per lo stupro attaccano la sedicenne, con lo scopo di ribaltare i ruoli. La accusano di vestirsi in modo provocante, come se esistesse una scusa per la barbarie. Le amiche compatte a difendere la ragazza.
Attacco ad Istanbul
Il parlamento europeo chiede la rapida uscita del Regno Unito
Provvedimento votato oggi. Le procedure, come da regolamento, potrebbero durare anche due anni. Cameron: "vogliamo mantenere rapporti stretti con UE".
Il nostro pianeta ad altissima risoluzione/HD Planet
Google ha appena aggiunto 700 trilioni di pixel consultabili dagli utenti di Google Earth e Maps. Meno nuvole e più nitidezza grazie alle immagini del satellite Landstat 8.
Cardinali impauriti
Papa Francesco da molto si è adoperato per diminuire l'influenza dei cardinali sul vaticano, attraverso tagli e nuove nomine. Lontani i tempi in cui la loro voce era quella della chiesa.
Aumentano le città ad alta velocità
Fastweb annuncia di aver coperto 24 città italiane con la fibra a 200megabit al secondo. E' intenzionata a raggiungere il 50% della popolazione.
Addio al Grande Bud Spencer
Oggi alle 18:15 è morto Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer: la sua ultima parola è stata "grazie".
Il ritorno di "io sono X"
Una linea grigia nel muro a destra prosegue quasi all'infinito. X cammina lentamente in un corridoio e con la mano sinistra fa roteare un massiccio portachiavi in legno. -Li ho fregati. Questa linea però è veramente ipnotica. E poi non capisco perchè qualcosa di tanto grigio su di una parete così bianca-. Fissa nel vuoto, mentre la mano ora non si muove più. -C'è troppo silenzio, ma sono stanca del rumore assordante-. La ragazza comincia a camminare a passo spedito, quasi corre. -La linea; è lei. Smettila di seguirmi, mi fai male-. Ma non funziona. Lei dunque si accascia a terra dolorante, con le mani sulla nuca. -Mi prenderanno-.
Dalla redazione de "Gli atei del sabato sera"
Dalla redazione de "Gli atei del sabato sera"
Io sono "X": la fine
-Mi chiamo "X". Sono le due del mattino, qua si sente freddo, tanto freddo. Sento dei rumori in lontananza, vogliono farmi qualcosa; no, prima o poi ci riusciranno. Mi faranno impazzire. Qui c'è freddo, molto freddo e i rumori sono finiti, ma no. Sono sicura che ce la faranno; mi vogliono pazza-. C'era buio, troppo buio per descrivere la piccola, angusta stanza dove la bellissima ragazza si trovava. -Forse questa aiuterà a far capire che mi vogliono pazza, assolutamente-. Prese una pistola da terra e la puntò alla tempia.
Dalla redazione de "Gli atei del sabato sera"
Dalla redazione de "Gli atei del sabato sera"
Palermo pentastellata, 24-25 settembre
Si terrà a Palermo la terza convetion di "Italia a 5 stelle" dopo Circo massimo e Imola. Il 24-25 settembre il movimento lancerà la sfida al refendum sulla riforma costituzionale.
Kerry domani a Londra e Bruxelles per discutere della brexit
Dopo il referendum del 23 giugno, il segretario di stato USA volerà domani in Europa. Gli Stati Uniti avevano espresso la loro favorevolezza al remain. Nonostante ciò Obama ha dichiarato l'intenzione di restare partner con il Regno Unito.
An invisible life
An invisible life
Quindici anni non sembrano molti, ma se vissuti male, fanno la differenza, soprattutto quando rappresentano tutta la tua vita. Ciò che segue non è una biografia. Ciò di cui scriverò è lo svolgersi lento ed inesorabile degli eventi dettati da una mente fragile. La vita l’ha catapultato nella luce e nell’ oscurità del mondo, opprimendolo con dispetti invisibili. Sempre avanti, poi a sinistra e ancora a destra, ecco una via larga sei metri e lunga poco più di un chilometro, con dei mattoni neri che si susseguono quasi all’ infinito. Uno, tre, dieci sono i metri da percorrere e i passi altrettanti, ma durante il tragitto si sentono dei rumori e lui si volta senza però vedere nessuno. Tutto procede, eppure, dopo pochi metri, scende dall’alto un velo di nebbia, che si fa sempre più fitta ed impenetrabile e mette al quindicenne la certezza che a seguirlo ci sia qualcuno o qualcosa di sconosciuto e veloce. Mentre la paura cresce, l’andamento del ragazzo si fa sempre più spedito e pare ormai ovvio che i metri non siano più cento o mille. Così come la sua velocità aumenta, la paura è diventata terrore e il buio è quasi un muro di cemento. La cosa più dolorosa non è la morte, ma la paura di morire, ciò che però lo sta perseguitando è il nulla unito al niente, è la nebbia. E come un cane insegue la coda, lui scappa verso altra oscurità, forse più densa. Non ha scelto lui di vivere nella nebbia, sebbene neanche la vita sia una scelta. Ma no, lui l’ama. Proprio perché aveva paura della solitudine, diceva di amarla, aggiungendo così fumo al fumo cupo di una vita. Però adesso è deciso a cambiare vita, poiché cambiare è possibile, basta volerlo. Apre gli occhi, vede offuscato e solo la luce di un lampione si nota dalla finestra. È tardi, saranno le tre di notte, ma qualcosa l’ha svegliato. Si siede sul bordo del lettino, sente le gambe intorpidite, poi si alza, accende la lampada e si butta sulla sedia da ufficio nera. “Leggo un po’, poi mi riaddormento. Rileggo il mio diario, forse mi aiuterà a rilassarmi.” Così dice, dopo aver visto all'orologio le tre e quindici minuti. Ma sono passate due ore e la testa gli fa male, sente un rumore fisso, continuo. Si alza, apre un cassetto e prende un coltellino svizzero. Ma no! Lui l'amava.
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By drafting "Gli atei del sabato sera"
Quindici anni non sembrano molti, ma se vissuti male, fanno la differenza, soprattutto quando rappresentano tutta la tua vita. Ciò che segue non è una biografia. Ciò di cui scriverò è lo svolgersi lento ed inesorabile degli eventi dettati da una mente fragile. La vita l’ha catapultato nella luce e nell’ oscurità del mondo, opprimendolo con dispetti invisibili. Sempre avanti, poi a sinistra e ancora a destra, ecco una via larga sei metri e lunga poco più di un chilometro, con dei mattoni neri che si susseguono quasi all’ infinito. Uno, tre, dieci sono i metri da percorrere e i passi altrettanti, ma durante il tragitto si sentono dei rumori e lui si volta senza però vedere nessuno. Tutto procede, eppure, dopo pochi metri, scende dall’alto un velo di nebbia, che si fa sempre più fitta ed impenetrabile e mette al quindicenne la certezza che a seguirlo ci sia qualcuno o qualcosa di sconosciuto e veloce. Mentre la paura cresce, l’andamento del ragazzo si fa sempre più spedito e pare ormai ovvio che i metri non siano più cento o mille. Così come la sua velocità aumenta, la paura è diventata terrore e il buio è quasi un muro di cemento. La cosa più dolorosa non è la morte, ma la paura di morire, ciò che però lo sta perseguitando è il nulla unito al niente, è la nebbia. E come un cane insegue la coda, lui scappa verso altra oscurità, forse più densa. Non ha scelto lui di vivere nella nebbia, sebbene neanche la vita sia una scelta. Ma no, lui l’ama. Proprio perché aveva paura della solitudine, diceva di amarla, aggiungendo così fumo al fumo cupo di una vita. Però adesso è deciso a cambiare vita, poiché cambiare è possibile, basta volerlo. Apre gli occhi, vede offuscato e solo la luce di un lampione si nota dalla finestra. È tardi, saranno le tre di notte, ma qualcosa l’ha svegliato. Si siede sul bordo del lettino, sente le gambe intorpidite, poi si alza, accende la lampada e si butta sulla sedia da ufficio nera. “Leggo un po’, poi mi riaddormento. Rileggo il mio diario, forse mi aiuterà a rilassarmi.” Così dice, dopo aver visto all'orologio le tre e quindici minuti. Ma sono passate due ore e la testa gli fa male, sente un rumore fisso, continuo. Si alza, apre un cassetto e prende un coltellino svizzero. Ma no! Lui l'amava.
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By drafting "Gli atei del sabato sera"
La chiamavano X nella valle dei monaci diarroici
La
chiamavano X nella valle dei monaci diarroici
Quattro
tuniche marroni attraversavano una stradina di campagna tra campi di grano, con
il sole in alto e l’aria fresca come quella di una mattina d’estate. Erano
quattro monaci dell’abbazia “de conditione mundi” inviati a comprare una
piantina di basilico fresco dall'abate Augusten, presso una cittadina a
quaranta chilometri di distanza. Poiché tutti sappiamo quanto sia unico l’odore
di una foglia di basilico su di un piatto di pasta alla carbonara. E l’abate
voleva bene ai suoi coinquilini. Camminavano a passo spedito ,in fila l’uno
dietro l’altro, guardando a terra e scuotendo la testa allo stesso ritmo. D’un
tratto, sentirono uno sparo e, voltandosi tutti insieme e col medesimo sguardo
atterrito, videro un suv grigio con tre uomini in tuta nera, mentre la ragazza
al centro si trovava con una pistola in mano, una giacca in eco-pelle nera,
degli stivali dello stesso colore e dei capelli abbinati all'abbigliamento. I
quattro monaci iniziarono a fuggire velocemente, ma la macchina li raggiunse.
Quattro colpi e poi furono chiusi in sacchi della spazzatura. La chiamavano
“X”. Erano passati almeno tre mesi dalla strage e nella metropoli di Oklaa le slot machine andavano in tilt, nei grandi casinò si sentiva il tintinnio delle
monete. Eric Walhderberg, giovane impiegato di banca, con la pelle scura e i
capelli castani, che era stordito dalle luci e dai “fumi” del gioco, non si
accorse affatto di stare sperperando tutti i suoi risparmi. Solo quando
finirono si rese conto di aver oltrepassato il limite, uscì fuori, prese la
giacca, salì in una Volkswagen di seconda mano e andò verso casa a pensare agli
errori commessi. Tornato al suo appartamento, non riuscì a dormire. E’ passata
una notte, sono le otto e trentadue minuti di un giorno di settembre, il
ragazzo si posiziona nello sportello di una grossa banca locale. Le diciannove
e sei, la banca chiuderà fra meno di un’ora, entrano la stessa bellissima
ragazza e due dei suoi. Lei colpisce la guardia, prende la pistola e dopo
cinque minuti esce senza alcun bottino. Quattro tuniche marroni in fila con le
cuffie dei loro Iphone alle orecchie arrivano dal fruttivendolo per prendere la
pianta di basilico con i soldi di Augusten.
D.T.💙
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Guarda il video originale da sito in USA http://www.wlwt.com/news/gorilla-grabs-child-whos-fallen-into-habitat/39774988 Notizia intera si...
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immagini gentilmente concesse da Giorgio Panzeca e https://www.facebook.com/AlberodiChirone/ https://www.facebook.com/giorgio...